
Social Analytics: la nuova Gold Rush verso il Business
- On 26 November 2015
- 0 Comments
- business digital transformation, business intelligence, business strategy, social analytics
Quando si parla di social media si pensa al networking personale, al chatting, al leisure time speso su Facebook, Instagram e Youtube. LinkedIn, anch’esso molto utilizzato, rimane mirato alla ricerca di opportunità commerciali e professionali.
In realtà le aziende possono trovare nei social un vero e proprio tesoro, posto che siano in grado di tradurre i molteplici contenuti caricati (immagini, video, pagine web, etc) nei social media in dati (se strutturati) e indicazioni utili per le decisioni di business.
In particolare, le imprese possono oggi utilizzare milioni di dati, quindi statisticamente rilevanti, per identificare, classificare e interpretare comportamenti, gusti, tendenze, preferenze, propensione d’acquisto, soddisfazione, critiche, e tante altre indicazioni.
Ricerche e sondaggi di mercato permanenti su passato, presente e futuro della propria marca, i propri prodotti e servizi e quelli dei competitori. Una miniera d’oro.
Peraltro, esiste una ormai chiara correlazione positiva tra attività sui social media, crescita del valore del Brand e dei ricavi della maggior parte delle aziende mappate, come vi proponiamo nei grafici qui sotto di nostre rilevazioni sui top 10 brand al mondo realizzate per un recente evento che abbiamo organizzato sul tema in collaborazione con Microsoft e beanTech.
La miniera, come l’abbiamo definita, dei dati è disponibile costantemente sul web, ma cosa bisogna fare per trasformare questo enorme magma in dati utili?
Combinando competenze di Big Data Analysis e piattaforme IT specifiche è possibile impostare un cruscotto di Business Intelligence mirato e capace di monitorare nel tempo il magma che attraversa il web e filtrare solo i dati utili, fornendo in tempo reale indicazioni e proiezioni per le scelte aziendali.
La Social Analytics, cosi si chiama questa disciplina, costituisce un prezioso strumento analitico e previsionale per ridurre i rischi nelle scelte di investimento e aumentare la precisione di intervento. Sicuramente, tali tecniche sono particolarmente appealing nel mondo consumer, stante l’elevato volume di dati.
Ritengo quest’area molto interessante nell’ambito della cosiddetta Business Digital Transformation, che inevitabilmente tutte le aziende che vogliano rimanere nel mercato devono affrontare, in quanto i social media hanno coinvolto in pochi anni miliardi di persone di ogni paese, genere, età, razza, stile, ceto sociale. Possiamo trarne non solo indicazioni tattiche, ma driver strategici per approcciare scientificamente i cambiamenti dei business model aziendali.
Incrociare i dati provenienti dalla Social Analytics (esterni) con i dati interni aziendali consente infatti alle imprese di ottenere precise informazioni tarate sulla propria industry e sull’offerta dell’azienda.
Facciamo un esempio, se dal monitoraggio dei social posso vedere quanti “mi piace” il pubblico vota per un determinato prodotto, è solo incrociando questo dato con quanti dei quei “mi piace” si recano in un negozio a comprarlo, che posso effettivamente ottenere l’indicazione percentuale di quanti comprano tra chi ha espresso gradimento, in quale giorno, orario della settimana, con quale distanza tra il punto di collegamento al web e il negozio fisico, con quale prezzo, ecc. Questo mi permette, oltre a misurare il ritorno economico della mia campagna di advertisement, di indirizzare miglioramenti di prodotto, promozioni mirate sul cliente, cross selling e quant’altro. La base della Mass Customization.
Il consiglio? Partire subito, non aspettare che lo facciano gli altri prima, e mettere insieme esperti di business, data scientists, e una piattaforma IT collaudata per affrontare strategicamente la tematica.
La Gold Rush è già partita.
Francesco Orlando, President & Founder Fair Play
Clicca qui per commentare.
Clicca qui per maggiori informazioni sull’evento “Social Analytics & Mass Customization”.