Talento e Commitment
- On 21 June 2010
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- Management
Come prima “pillola” di presentazione desidero allora parlarvi brevemente della correlazione tra i talenti, necessari per eccellere, e il commitment, altrettanto utile per la esecuzione corretta di qualsiasi programma aziendale.
Quando una società vuole eccellere non può prescindere dalla ricerca e dalla valorizzazione del talento, vero motore della creatività, dell’innovazione sia essa di prodotto, di processo o di servizio.
Purtroppo, nelle organizzazioni complesse, il talento non solo fatica ad emergere, ma anche viene spesso ostacolato o marginalizzato. I processi aziendali, le procedure codificate, le gerarchie creano gabbie e comparti che male si sposano con l’intuito, l’ingegno, la fantasia, qualità difficilmente programmabili, gestibili. Non è un caso che il tasso di prodotti di successo derivanti dagli investimenti in R&D non sia degli migliori.
Si impone dunque una scelta tra genio e metodo? Niente di più sbagliato.
Quando la cultura e i valori dell’impresa sono favorevoli a questa spinta, i metodi operativi per canalizzare la qualità intellettuale non trovano più barriere. Nel nostro mestiere abbiamo osservato che la vera chiave di volta sta nel realizzare una cultura favorevole alla sperimentazione, all’ esplorazione di nuovi metodi, prodotti, mercati.
Questo perché quando si pensa di aver raggiunto un obiettivo, in realtà si finisce di inventare, e quindi di competere, mentre avere nel dna la ricerca e la voglia di creare, garantisce quel moto perpetuo essenziale per essere sempre leader.
Nel nostro piccolo, credendo fortemente in questa magica combinazione di genio e metodo, spingiamo le aziende ad essere coraggiose e a innovare con competenza.